Pratiche a Km 0

Con legge 17 maggio 2022, n. 61  è regolamentata la valorizzazione e la promozione della domanda e dell’offerta dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta, favorendone il consumo e la commercializzazione e garantendo ai consumatori un’adeguata informazione sulla loro origine e sulle loro specificità.

All’art. 3 vengono definiti:

a) prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero:

i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento, compresa l’acquacoltura, di cui all’allegato I al Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e i prodotti alimentari di cui all’articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, provenienti da luoghi di produzione e di trasformazione della materia prima o delle materie prime agricole primarie utilizzate posti a una distanza non superiore a 70 chilometri di raggio dal luogo di vendita, o comunque provenienti dalla stessa provincia del luogo di vendita, o dal luogo di consumo del servizio di ristorazione di cui al comma 1 dell’articolo 144 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, come sostituito dall’articolo 6 della presente legge, e i prodotti freschi della pesca in mare e della pesca nelle acque interne e lagunari, provenienti da punti di sbarco posti a una distanza non superiore a 70 chilometri di raggio dal luogo di vendita o dal luogo di consumo del servizio di ristorazione come definito ai sensi del citato comma 1 dell’articolo 144 del codice di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016, catturati da imbarcazioni iscritte nei registri degli uffici marittimi delle capitanerie di porto competenti per i punti di sbarco, e da imprenditori ittici iscritti nei registri delle licenze di pesca tenuti presso le province competenti;

b) prodotti agricoli e alimentari nazionali provenienti da filiera corta:

i prodotti la cui filiera produttiva risulti caratterizzata dall’assenza di intermediari commerciali, ovvero composta da un solo intermediario tra il produttore, singolo o associato in diverse forme di aggregazione, e il consumatore finale. Le cooperative e i loro consorzi di cui all’articolo1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001,n. 228, non sono considerati intermediari.

Tra gli esempi più diffusi di filiera corta, si hanno:

Mercati degli agricoltori – Luoghi di vendita diretta dei prodotti agricoli che si possono costituire dopo una richiesta presentata alle istituzioni locali da parte di imprenditori agricoli o associazioni di categoria. Sono caratterizzati da un forte legame con il territorio, attenzione ai piccoli produttori e alla comunicazione di valori etici ai consumatori, che riscoprono i mercati come luoghi di socialità e incontro 

GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) – Gruppi di persone che vivono nello stesso territorio e si uniscono per organizzare i loro acquisti rivolgendosi soprattutto a produttori locali che possono garantire un’elevata qualità dei prodotti, il rispetto dell’ambiente e l’etica di un lavoro sostenibile. I prezzi dei prodotti sono inoltre inferiori rispetto a quelli di un negozio tradizionale. 

Vendita in cassetta (Box Scheme) –  Produttori che attivano dei servizi di consegna a domicilio (in genere settimanale) di una cassetta (box) variabile nelle dimensioni e nei contenuti. In base alle disponibilità del mercato, può contenere diversi generi alimentari: frutta o verdura di stagione, carne, formaggi, tutto proveniente da produttori locali.  

Community-Supported Agriculture (CSA) – Si basa su una forma diretta di partenariato commerciale tra uno o più produttori e un gruppo di consumatori, nella quale le due parti condividono i rischi, le responsabilità e i costi dell’attività agricola, attraverso un accordo di lungo periodo. È un modello di cooperativa agricola fondato sull’alleanza tra chi produce cibo (i contadini, produttori) e chi lo consuma (il cliente finale): il consumatore diventa sostenitore diretto e parte integrante dell’azienda, è incentivato a scoprirla ed a partecipare alle sue attività.