EFFETTI BENEFICI SULLA PSICHE LEGATI ALL’AMBIENTE FORESTALE La Medicina Preventiva è stato oggetto di un recente studio australiano pubblicato sulla rivista NATURE Lo studio ha stimato che il valore complessivo delle aree protette, tenendo conto soltanto degli effetti benefici sulla salute mentale dei visitatori, ammonta all’8% circa del prodotto interno lordo mondiale, cioè oltre 6mila miliardi di dollari. Una cifra che equivale fino a mille volte il budget delle Agenzie di gestione delle stesse Aree Protette. Quindi considerando soltanto gli effetti sul benessere psicologico, i vantaggi per la società nel suo complesso, quali spese sanitarie, produttività, sicurezza e per i singoli individui , salute e qualità della vita, sono considerevoli. Vi sono numerosi studi di Medicina preventiva che hanno attestato l’impatto positivo sulla salute mentale e sullo lo stress che deriva dal frequentare ambienti boschivi anche per periodi di tempo molto brevi. Quest’ultimi sono quelli più studiati e consolidati. Miglioramento dell’umore, diminuzione dei livelli di ansia, effetti positivi su soggetti con tendenze depressive. Soggetti ad alto rischio legato ad ansia psico-sociale, stress da lavoro, delusioni affettive, hanno riscontrato una maggiore resilienza ai disturbi della sfera psichica. Questi controlli sono stati effettuati su soggetti sani come su pazienti con patologia psichiatrica conclamata e ospedalizzati per disturbi psicotici ed affettivi. Una ricerca sperimentale condotta in trentanove siti italiani tra montagna, collina ed anche all’interno di qualche parco urbano ha permesso di svelare il ruolo dei MONOTERPENI sulla sfera affettiva, componenti profumati degli oli essenziali emessi dalle piante e dai suoli e di evidenziarne l’effetto specifico sulla riduzione dei sintomi dell’ansia. La ricerca è stata portata avanti da un Team di ricercatori dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze (CNR-IBE) e del Club Alpino Italiano. In base all’analisi di dati ambientali e psicometrici raccolti nel corso delle campagne svolte nel 2021 e nel 2022, è stato individuato ed isolato l’effetto specifico dell’esposizione ai monoterpeni ed in particolare ad alfa-pinene sulla riduzione dei sintomi dell’ansia ,identificando non solo soglie di esposizione, ma anche la correlazione alla quantità di monoterpeni inalati. I risultati mostrano che oltre una determinata soglia di concentrazione di monoterpeni totali o anche del solo alfa-pinene,i sintomi di inquietudine,ansia,depressione diminuiscono a prescindere da tutti gli altri parametri, sia ambientali che individuali, e poiché queste sostanze sono emesse dalle piante, possiamo adesso assegnare un valore terapeutico specifico ad ogni sito verde,anche condizionato alla frequentazione in momenti diversi dell’anno e del giorno. I monoterpeni sono molto più abbondanti nelle foreste che nei parchi urbani sebbene con un notevole grado di variabilità. Pertanto è importante mapparne e rilevarne le relative concentrazioni. Federica Zabini di CNR IBE, Francesco Meneguzzo del CAI(Club Alpino Italiano) Davide Donelli (Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma e Divisione Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera della stessa Università , dichiarano che oggi grazie alla ricerca condotta dall’anno 2019, i risultati permettono di disporre di criteri oggettivi per individuare e qualificare stazioni di Terapia Forestale in grado di consentire prestazioni anche di livello clinico. Lo studio sta proseguendo sul filone di ricerca intrapresa nel 2019, al fine di individuare il maggior numero di foreste, sentieri, boschi, e la relativa distribuzione e concentrazione all’interno di questo ecosistema degli oli essenziali emessi dalle piante affinchè si possa meglio sistematizzare la notevole conoscenza ad oggi acquisita, in merito a questa disciplina. La prevenzione e la cura della nostra psiche e del nostro corpo ,nell’ottica della sostenibilità ambientale e dei servizi ecosistemici che si andranno sempre più a sviluppare, passerà da questa branca della medicina complementare. Silvia Coscienza Navigazione articoli MEDICINA FORESTALE E MEDICINA PREVENTIVA IL BOSCO BIOENERGETICO PIÙ GRANDE D’EUROPA